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A review by elisa13
Powerless by Lauren Roberts
2.0
Fin dalle prime pagine di questa storia ho avuto questa bruttissima sensazione di dejavú che non mi ha lasciata fino all’ultima pagina.
Purtroppo non ho trovato molta originalità in questa storia e questo mi fa stupire del grande hype che ha riscontrato sul booktok. So che, arrivati a questo punto, molte storie sono semplicemente un richiamo spudorato ad altre, ma questo mi è risultato proprio una scopiazzata di testi come Hunger Games e Maze Runner.
I personaggi mancano di tridimensionalità e la presunta tensione tra i protagonisti la trovo basica e banale. L’inganno è scontato, così come l’accenno a un triangolo amoroso.
Kitt lo trovo ingenuo, attaccato alle aspettative del padre, incapace di avere un pensiero personale. Kai è il classico gray character della storia, iper dotato, super forte, molto intelligente, ma al contempo con un animo sensibile e un cuore buono, in continuo conflitto tra ciò che dovrebbe essere e chi vorrebbe essere. Paedyn, invece, è l’eroina con mille qualità, capace di sopravvivere in un mondo mille volte più pericoloso di lei, ma non si sa come lei vince sempre. Passato traumatico, vita difficile, bisognosa di affetto e di un punto fermo che troverà fidandosi ciecamente del primo che le da un accenno di speranza in qualcosa di diverso.
Lo stile di scrittura é ripetitivo, ci si perde in descrizioni dettagliate di vestiti e sale, ma ci si perde al contempo nella descrizione di scene di battaglie e scontri. Le prove sono allungate dalla descrizione dei sentimenti dei protagonisti, ma dal punti di vista vero e proprio della prova stessa pecca di fantasia, risolvendo il tutto in poche righe di lotta.
Purtroppo, per me, questo é il tipico esempio di saga iniziata male e di cui, sinceramente, non ho alcun interesse di proseguire con l’acquisto di un secondo volume.
Purtroppo non ho trovato molta originalità in questa storia e questo mi fa stupire del grande hype che ha riscontrato sul booktok. So che, arrivati a questo punto, molte storie sono semplicemente un richiamo spudorato ad altre, ma questo mi è risultato proprio una scopiazzata di testi come Hunger Games e Maze Runner.
I personaggi mancano di tridimensionalità e la presunta tensione tra i protagonisti la trovo basica e banale. L’inganno è scontato, così come l’accenno a un triangolo amoroso.
Kitt lo trovo ingenuo, attaccato alle aspettative del padre, incapace di avere un pensiero personale. Kai è il classico gray character della storia, iper dotato, super forte, molto intelligente, ma al contempo con un animo sensibile e un cuore buono, in continuo conflitto tra ciò che dovrebbe essere e chi vorrebbe essere. Paedyn, invece, è l’eroina con mille qualità, capace di sopravvivere in un mondo mille volte più pericoloso di lei, ma non si sa come lei vince sempre. Passato traumatico, vita difficile, bisognosa di affetto e di un punto fermo che troverà fidandosi ciecamente del primo che le da un accenno di speranza in qualcosa di diverso.
Lo stile di scrittura é ripetitivo, ci si perde in descrizioni dettagliate di vestiti e sale, ma ci si perde al contempo nella descrizione di scene di battaglie e scontri. Le prove sono allungate dalla descrizione dei sentimenti dei protagonisti, ma dal punti di vista vero e proprio della prova stessa pecca di fantasia, risolvendo il tutto in poche righe di lotta.
Purtroppo, per me, questo é il tipico esempio di saga iniziata male e di cui, sinceramente, non ho alcun interesse di proseguire con l’acquisto di un secondo volume.