A review by lazylys
La cacciatrice della notte by Jeaniene Frost

4.0

Ultimamente sono stata fortunata con i libri che ho letto. Magari è perché ho finalmente sviluppato un buon radar sul'evitare robaccia (improbabile) o magari il fato ha deciso di ricompensarmi dopo essermi sorbita [b:Angelology|6691426|Angelology|Danielle Trussoni|http://photo.goodreads.com/books/1275857830s/6691426.jpg|6886872] (più plausibile). Anyway, [b:La cacciatrice della notte|9725578|La cacciatrice della notte|Jeaniene Frost|http://ecx.images-amazon.com/images/I/41WnMfwr0aL._SL75_.jpg|1412415] (il cui titolo originale, Halfway to the Grave è molto più cool) si è andato a inserire nella mia vena buona.

Non sono una gran amante di urban fantasy e vampiri - amo di più il gotico, ma i vampiri moderni mi lasciano spesso indifferente; non amo particolarmente nemmeno il romance, di cui spesso mi innervosiscono a non finire le caratterizzazioni: [b:La cacciatrice della notte|9725578|La cacciatrice della notte|Jeaniene Frost|http://ecx.images-amazon.com/images/I/41WnMfwr0aL._SL75_.jpg|1412415] partiva quindi da una buona posizione per infrangere il mio recente buon record. Invece mi è piaciuto e molto. Non è perfetto, ci sono state parecchie cose che mi hanno fatto storcere un po' il naso, ma nulla che mi abbia distolto dal pure, semplice, meraviglioso piacere della lettura.

In ordine sparso (e tornando ai miei amici punti, quando si dorme poco sono una manna per celare in parte la mancanza di proprietà linguistiche):

1. La trama. C'è. Il che dovrebbe essere un requisito per la maggior parte dei romanzi, ma in realtà spesso è assente ingiustificata. Invece la Frost costruisce una trama che si svolge in maniera logica e sensata e non dà solo l'idea che le cose succedono così perché i protagonisti hanno bisogno che siano così. Lo sviluppo di alcuni eventi si vede lontano un miglio, ma come ho scritto di recente in un altro commento: meglio prevedibile e logico che non prevedibile e che non sta in piedi.

2. L'azione. Di nuovo, c'è. Tantissimi libri del filone non mettono un briciolo di azione on-screen ([a:Stephenie Meyer|941441|Stephenie Meyer|http://photo.goodreads.com/authors/1269985304p2/941441.jpg] resta maestra insuperata e insuperabile in questo). La Frost non si tira indietro, invece. Lotte ce ne sono fin in abbondanza. E se alle volte (specie sul finale) appaino molto vicine a troncare brutalmente il patto di suspension of disbelief, non è cosa su cui non abbia potuto chiudere un occhio o due.

3. Bones. Finalmente un uomo, o vampiro, che rispetta i limiti altrui. Che sa recepire un no. Che non crede di avere il diritto naturale di forzare la mano solo perché è forte e figo. E pace se ogni tanto la gelosia gli prende la mano.

4. Cat. A me, tutto sommato, è piaciuta questa novella Buffy. Complessata all'inverosimile e con mille altri difetti, ma l'ho trovata ben costruita.

5. Stile e linguaggio. Ho apprezzato il cercare di dare un taglio ironico a molte situazioni, ma ogni tanto la Frost sbaglia le misure creando stridii fastidiosi: peccato.

6. Finale. Aperto, apertissimo, ma anche perfetto per lo sviluppo della storia fino a quel punto.

7. Seguito. Lo leggerò di sicuro. Sperando magari che Cat cambi tattica di abbordaggio, alla lunga stanca :P

8. In effetti non sono sicura che scrivere un commento a punti aiuti a dissimulare le mie attuali incapacità linguistiche. Umh.