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A review by anomys_
Canne al Vento by Grazia Deledda
4.0
Sono quasi certa che se lo avessi letto e non ascoltato il voto sarebbe stato più alto; non perché non mi è piaciuta la lettura di Michela Murgia (della quale ho apprezzato molto l’introduzione) ma perché in quel modo mi sarebbero rimasti impressi più passaggi.
È stato il mio primo approccio a Grazia Deledda e sono stata molto contenta di aver scoperto quest’autrice della quale ho amato il modo di scrivere e il lessico ricercato e ricco.
Il libro mi ha conquistato subito, dalla prima descrizione di come il giorno diventa sera e di come gli umani si ritirano per la notte per far posto ai folletti e alla creature del folklore sardo che escono con il buio. Le descrizioni sono le cose che mi sono piaciute di più, non solo dei personaggi, tutti ben caratterizzati, ma, e soprattutto, della natura che sembra un personaggio anch’essa. Deledda riesce a farti immergere nei luoghi e nella storia grazie alla sua scrittura suggestiva ed evocativa, l’unica nota negativa che posso dire è che mi sono persa un po’ nella seconda parte del libro.
Spero di poterlo (ri)leggere di nuovo in futuro!
È stato il mio primo approccio a Grazia Deledda e sono stata molto contenta di aver scoperto quest’autrice della quale ho amato il modo di scrivere e il lessico ricercato e ricco.
Il libro mi ha conquistato subito, dalla prima descrizione di come il giorno diventa sera e di come gli umani si ritirano per la notte per far posto ai folletti e alla creature del folklore sardo che escono con il buio. Le descrizioni sono le cose che mi sono piaciute di più, non solo dei personaggi, tutti ben caratterizzati, ma, e soprattutto, della natura che sembra un personaggio anch’essa. Deledda riesce a farti immergere nei luoghi e nella storia grazie alla sua scrittura suggestiva ed evocativa, l’unica nota negativa che posso dire è che mi sono persa un po’ nella seconda parte del libro.
Spero di poterlo (ri)leggere di nuovo in futuro!