A review by logolepsy_e
I monologhi della vagina by Eve Ensler

4.0

"Credo che ciò che non si dice non venga visto, riconosciuto e ricordato. Ciò che non diciamo diventa un segreto, e i segreti spesso creano vergogna, paura e miti."

Una raccolta di monologhi pensati per essere recitati in teatro, stilati dopo aver parlato con e raccolto le esperienze di numerosissime donne in molti contesti diversi.
Si parla di stupri, delle esperienze col menarca, di traumi, ma anche di esperienze positive come la scoperta del sesso o la sua bellezza.
Una serie di monologhi che ha dato vita a un intero movimento, che oggi porta avanti con impegno una battaglia fondamentale e continua ad arricchirsi anno dopo anno grazie al contributo di migliaia di attivist*.

I monologhi sono un bel pugno nello stomaco. Su di me, almeno, hanno avuto questo effetto. Sono esperienze comuni a molte donne, ma non solo: ci sono anche esperienze che per molte di noi sono quasi impensabili, ma che quando leggiamo ci prendono comunque allo stomaco, risuonano dentro di noi con una dolorosa familiarità.
Trovo che alcuni di essi siano monologhi con una potenza straordinaria, messi su carta con parole evocative e precise, ottimamente riusciti. Devono essere ancora più potenti, ascoltati da un palco.

Un po' meno appassionanti i saggi che parlano del V-Day, una realtà sicuramente interessante, ma raccontata in questa edizione in maniera un po' prolissa, ripetitiva e auto-referenziale. In ogni caso non è il fulcro dell'opera, quindi va bene così.

In conclusione, io penso che sia un libro fondamentale, molto forte, che fa un importante lavoro nella distruzione di un grosso tabù della nostra società. Dovrebbero leggerlo tutti, portatori di vagine e non.