A review by fr_eddie
Tutti nella mia famiglia hanno ucciso qualcuno by Benjamin Stevenson

adventurous dark funny fast-paced
  • Plot- or character-driven? Plot
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? It's complicated
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.5

Ernest mi sta facendo così tante volte l'occhiolino che credo abbia un tic nervoso.

Libro interessante, un thriller con un serial killer e una famiglia non molto normale in una pensione sulla neve, con una narratore che prende la quarta parete e la fa direttamente esplodere. E per quanto sia una mossa interessante e originale, non è nelle mie corde. Mi sembra più una mossa utilizzata dagli autori quando sanno che il loro stile non è eccezionale e sperano che facendo degli spoiler i lettori saranno inter ssati e continueranno a leggere, but that's just my guess.

Thriller interessante, con personaggi realistici e per questo anche travagliati. Penso a te, Lucy. Che io u amore ti voglio bene però lov se tuo marito ti manda le carte del divorzio accettalo. Meriti di meglio.
Erin personaggio interessante, capisco il suo volersi allontanare da Ernest per la questione dei figli, ma onestamente non so se chiavarsi il fratello sia la mossa migliore. Anche tu meriti di meglio, babygorl.
Katherine e Sophia altri due bei personaggi, cin il complesso di colpa e la dipendenza. Sarà che mi piacciono le donne, sarà che da grande sogno di essere un bimbo come Andy.

Twist interessante e unexpected (anche se se non ti mostrano il cadavere dovresti essere sempre all'erta), ma il personaggio della Lingua Nera forse un po' cartoonist. Il tono del libro è serio, crime, nonostante ci siano battute e momenti leggeri, ma il serial killer, quando si rivela, è un po' troppo. 
Uccide perché è pazzo pazzo, perché sogna di soffocare, perché credeva di trovare la propria famiglia di supercattivi. Capisco il trauma, ma avere un trentenne che crede in questa famiglia di cattivoni è...particolare, ecco.

La questione della macchina, poi, il crimine di Audrey, mi sembra un po' impossibile. Capisco che lei sia stata molto stressata e traumatizzata e io la giustifico 100%, ma, sapendo che Ernest aveva sei anni, che Jeremy ne aveva cinque e che Micheal è il fratello maggiore, qualcuno mi può spiefare che ci facevano nei passeggini? Sarò io che non conosco abbastanza i bambini, ma un creature di sei anni mi sembra abbastanza intelligente da riuscire ad aprire una portiera o spaccare un vetro. Ma auanto pare no.

Altro elemento che si distacca un po' dal resto del libro è la questione delle foto: Robert è un classico padre di famiglia che per mantenersi fa dei furtarelli, quindi mi spieghi com'è possibile che fa la mossa da spy story per nasconderle? Roberto il padre di famiglia cinquantenne? Capisco fossero importanti, ma mi sembra più il tipo da sotterrarle sotto un albero, soprattutto per come ci viene descritto. Che lui usi una mossa da James Bond mi sembra solo un plot twist interessante che l'autore ha creato e ha messo nonostante non fosse credibile . 

Tutta la storia di Rebecca e il vero plot twist finale alla fine li vedo con una lente di distacco, perché tutta la questione delle foto e della morte scaturiscono da una cosa così poco credibile. Ma, comunque, restano una trovata carina per spiegare qualcosa lasciato un po' troppo aperto.

Lo consiglierei? Sì, perché nonostante provassi a limitarmi l'ho finito in una questione di giorni. Uno stile davvero scorrevolissimo e pieno di cliffhanger, daje Benjamin.

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