Libro della Christie estremamente carino, la voce narrante della giovane infermiera Amy è molto divertente e conincolgente. La trama, ambientata in medio oriente, e a tratti un po' paranormale mi è piaciuta molto. Come sempre Poirot eccellente.
"Anima" è un viaggio attraversato la brutalità degli uomini, dei carnefici e nella mente delle vittime di tali atrocità. Un viaggio che, per il lettore, diventa ascetico, ti porta nel buio e alla fine ti fa vedere la luce, la vendetta, la giustizia. Nella sua brutalità, nella crudezza delle scene, diventa lirico, poetico. La scrittura è un fiume in piena, ti prende e ti trascina, non ti lascia fino alla fine. La scelta di narrare la storia attraverso gli occhi degli animali poi è stata assolutamente geniale. Oltre ad essere particolare, siamo in grado di avere un punto di vista "innocente" di ciò che sta accadendo. Gli animali descrivono le atrocità degli uomini ma non le comprendono, e questo appunto offre una visione opposta rispetto alle effettive vicende narrate. Inoltre l'autore è eccezionale nel cambiare registro narrativo per ogni animale. Animali che sono conosciuti per essere più intelligenti hanno capitoli estremamente articolati, molto profondi. È stato superbo. Aggiungiamo anche che la trama, con i riferimenti alla Palestina, e alla pulizia etnica dei nativi americani è estremamente attuale, ed ecco che esce un libro spettacolare.
La trama è da tutti conosciuta, quindi posso sorvolare. Parliamo della scrittura invece, la Shelley è una poetessa. È in grado di creare una fotografia dei luoghi che descrive, facendoli diventare essenzialmente un'altro protagonista. Non solo, il paesaggio, della Svizzera, dell'Inghilterra, dell'Irlanda, e il gelo della Russia, sono in grado di influenzare i sentimenti e le emozioni del protagonista, cambiando di conseguenza anche le nostre. Bellissimo anche il modo in cui la Shelley affronta il tema della conoscenza, mostrandoci i risvolti positivi e quelli negativi, e il conflitto interiore che porta. E ovviamente menzione d'onore al mostro e al suo creatore. Il mostro, che in parte odi, per le sue azioni, ma dall'altra provi un immensa compassione per lui, per quello che ha subìto, per come è stato trattato. E lo stesso sentimento lo provi neinconfronti del dottore, un genio, che ha perso tutto ma che in fondo è il colpevole maggiore, in quanto lo ha creato lui. E il rapporto d'amore e odio che hanno loro due, i quali esistono fintantoché esiste l'altro. Classico assolutamente da recuperare in caso non lo si avesse ancora fatto.
Come sempre la Agatha Christie si rivela una donna geniale. Storia interessante, scrittura semplice e scorrevole, lettura piacevole. Miss Marple la zia che tutti vorrebbero. In generale un libro ben fatto, probabilmente non tra i miei preferiti della scrittrice. Piccola preferenza, mi piacerebbe vedere miss Marple più presente, ma amo il fatto che vengono ripresi i personaggi del villaggio, da un senso di familiarità molto bello.
La scrittura di Dumas si conferma di nuovo eccellente. Ha un modo di condurti all'interno della storia, di trascinarti nelle vicende incredibile. In ogni capitolo accade qualcosa, non ci sono momenti morti e il modo in cui caratterizza i personaggi è pazzesco. Un libro perfetto per staccare la mente, una lettura leggera o per uscire dal blocco del lettore. Due piccoli appunti però mi sento di farli: 1- Le vicende sono troppo riassunte, mi sarebbe piaciuto che il libro raccontasse in maniera un pochino più dettagliata cosa, come, quando un determinato evento è avvenuto. Non avrei avuto problemi a leggere altre 400 pagine, anzi lo avrei adorato; 2- Il finale. Il finale rimane incompleto, in quanto le vicende che hanno messo in moto la storia, quindi la storia d'amore di Allan Clare e Christabel e lo scontro con il barone Fitz-alwine, non trovano soluzione in questo libro.
Non so bene cosa dire sinceramente. Mi è sembrato di vedere un film, e di essere lì con loro. Il libro racconta della scomparsa di Abigail ma non si concentra mai sull'indagine quanto più sui personaggi e sui loro segreti, i quali in un modo o nell'altro sono ricollegabili alla sua scomparsa. Da sfondo alla scomparsa c'è questo paesino bigotto, che usa la religione a proprio vantaggio per pulirsi le mani da ciò che fanno di sbagliato. Il libro è scritto in terza persona e le voci narranti sono veramente tante, ma proprio per questo l'ho adorato. Perché sono stata in grado di vedere e di leggere di ognuno dei personaggi che c'entravano con il fatto e di carpire i solo segreti. L'autrice è bravissima ha lasciare indizi e abbozzare i segreti dei protagonisti, che poi trovano risposta effettiva nelle ultime pagine. Ho trovato la scrittura estremamente scorrevole, non riuscivo a posare il libro. E soprattutto è stata in grado di farmi sentire le loro emozioni, e di farmi piangere, provare disgusto e rabbia, dispiacere, ma anche di farmi sentire la speranza.