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sophleighjoyx's review against another edition
informative
slow-paced
4.0
Picked up this book after reading Sybil and it did not disappoint. A book that you really have to focus on and I couldn’t put it down. It feels so personal and gives you a glimpse into the life of Billy, someone with multiple personalities (owed to the fact that it was written with his support and input). It’s a real insight into the battles of Billy on his journey to find fusion and the impacts on his and his families lives as well as the legal repercussions . I’m left wanting to find out more about Billy and to see how his life progressed since this book was published.
lisameulman's review against another edition
dark
emotional
informative
mysterious
reflective
sad
tense
medium-paced
3.5
sick69boy's review against another edition
challenging
emotional
informative
inspiring
medium-paced
5.0
sadiesgf's review against another edition
5.0
i never thought i'd sympathise with a multiple personality homophobic kleptomaniac serial rapist male but here i am actually sobbing over the ending... wow
big_dreamer's review against another edition
4.0
Questo libro è la dimostrazione di come non esista una risposta univoca alla domanda "E adesso che ne facciamo di questo criminale?"
In questo caso, più che mai, dipende dalla persona che si ha davanti. Billy Milligan, è vero, era uno stupratore, un rapinatore, un criminale. Ma era anche molto altro e non perché una sola azione non può definire chi siamo, ma perché dentro di lui convivevano 23 personalità (o persone, come preferiva chiamarle lui) diverse, ognuna con le proprie caratteristiche e capacità (uomini, donne, bambini, adolescenti, americani, un inglese, uno slavo, un australiano...) che si sono formate in seguito alle violenze subite ad opera del patrigno, quando era solo un ragazzo.
Leggere di come ogni persona avesse una propria coscienza, una propria vita e non fosse consapevole di quello che succedeva quando un'altra subentrava al suo posto, è stato in un certo qual modo straziante. Sì, straziante, perché anche se commette azioni terribili, non è Billy a farlo, ma solo una parte di lui e la sofferenza è palpabile durante uno degli stupri, quando diverse persone si alternano sul posto e durante la sua permanenza nei vari ospedali psichiatrici, dove viene vessato in continuazione dal personale, dai giornali, dai politici. Quasi nessuno ha cercato di capirlo, molti hanno solo cercato di sfruttare la situazione e rivolgerla a proprio vantaggio, manovrando anche l'opinione pubblica, soprattutto nel momento in cui Billy si stava riprendendo, cominciava a stare meglio.
Non lo scuso per quello che ha fatto, ma non meritava tutta la sofferenza che ha dovuto subire
In questo caso, più che mai, dipende dalla persona che si ha davanti. Billy Milligan, è vero, era uno stupratore, un rapinatore, un criminale. Ma era anche molto altro e non perché una sola azione non può definire chi siamo, ma perché dentro di lui convivevano 23 personalità (o persone, come preferiva chiamarle lui) diverse, ognuna con le proprie caratteristiche e capacità (uomini, donne, bambini, adolescenti, americani, un inglese, uno slavo, un australiano...) che si sono formate in seguito alle violenze subite ad opera del patrigno, quando era solo un ragazzo.
Leggere di come ogni persona avesse una propria coscienza, una propria vita e non fosse consapevole di quello che succedeva quando un'altra subentrava al suo posto, è stato in un certo qual modo straziante. Sì, straziante, perché anche se commette azioni terribili, non è Billy a farlo, ma solo una parte di lui e la sofferenza è palpabile durante uno degli stupri, quando diverse persone si alternano sul posto e durante la sua permanenza nei vari ospedali psichiatrici, dove viene vessato in continuazione dal personale, dai giornali, dai politici. Quasi nessuno ha cercato di capirlo, molti hanno solo cercato di sfruttare la situazione e rivolgerla a proprio vantaggio, manovrando anche l'opinione pubblica, soprattutto nel momento in cui Billy si stava riprendendo, cominciava a stare meglio.
Non lo scuso per quello che ha fatto, ma non meritava tutta la sofferenza che ha dovuto subire