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alicia_sg's review against another edition
5.0
Yole se quedará con nosotres durante el resto de nuestras vidas. Qué suerte que las próximas generaciones de personas trans tengan un referente tan valioso. El hueco que hay en nuestra mirada cuando hacemos un recorrido por nuestra biografía y esa adolescencia que no fue, esos deseos que fueron silencio, ese rito de la confesión de lo que era evidente con tan sólo un poco de observación. Me apropio en este punto de la idea de Lidia García cuando habla del privilegio de la nostalgia, porque muches de nosotres no podemos mirar a nuestra adolescencia y sentir esa nostalgia porque la homofobia, transfobia y odio a los cuerpos disidentes es con lo que tuvimos que crecer. Deseo muy fuerte que las nuevas generaciones puedan disfrutar de ese privilegio de la nostalgia sin sentir que ese tiempo no existió, fue triste o fue borrado.
Reseña completa por Sergio Vega:
https://killedbytrend.com/2020/10/21/mi-adolescencia-trans-fummettibrutti-continta-me-tienes/
Reseña completa por Sergio Vega:
https://killedbytrend.com/2020/10/21/mi-adolescencia-trans-fummettibrutti-continta-me-tienes/
judemoon's review against another edition
4.0
qué refrescante es siempre leer historias trans escritas por gente trans. qué bien cuando nos reconocemos parte de este mundo y todo se vuelve un poquito más ligero.
rhdj's review against another edition
2.0
Una narrazione troppo veloce che scorre via prima di lasciare il segno. Quello che rimane è il senso di incompiutezza...
pizza_mariinara's review against another edition
4.0
Che dire? In questa graphic novel c'è il disagio adolescenziale, il malessere interiore che tutti noi da adolescenti abbiamo provato almeno una volta nella vita e la continua ricerca di quello che noi siamo.
Josephine Yole Signorelli riesce a trattare e a raccontare questi difficili temi con la giusta cura: delicata quando vi è bisogno e cruda quando riporta le ingiustizie, con un'elevata sensibilità e lucidità. Più di una volta nella lettura mi si è stretto il cuore, ma la gioia e la speranza del finale mi hanno rassicurato e fatto riflettere sul tema della femminilità.
Lo stile di disegno può non piacere, ma io lo trovo molto espressivo e si sposa bene con la vicenda: l'autrice aggiunge o toglie dettagli dal tratto ogniqualvolta ne ha bisogno, sottolineando così - in modo graduale - la gravità e l'importanza di alcune delle vicende narrate e delle parole pronunciate dai personaggi.
In poche parole, trovo quest'opera una bella graphic novel autobiografica: tutti dovrebbero leggerla. Ne rimarrete sicuramente coinvolti, perché siamo stati tutti ragazzini spaventati dai nostri corpi e confusi sul mondo erotico.
Non vedo l'ora di leggere le altre novel dell'autrice, che conoscevo da molto tempo sui social.
Josephine Yole Signorelli riesce a trattare e a raccontare questi difficili temi con la giusta cura: delicata quando vi è bisogno e cruda quando riporta le ingiustizie, con un'elevata sensibilità e lucidità. Più di una volta nella lettura mi si è stretto il cuore, ma la gioia e la speranza del finale mi hanno rassicurato e fatto riflettere sul tema della femminilità.
Lo stile di disegno può non piacere, ma io lo trovo molto espressivo e si sposa bene con la vicenda: l'autrice aggiunge o toglie dettagli dal tratto ogniqualvolta ne ha bisogno, sottolineando così - in modo graduale - la gravità e l'importanza di alcune delle vicende narrate e delle parole pronunciate dai personaggi.
In poche parole, trovo quest'opera una bella graphic novel autobiografica: tutti dovrebbero leggerla. Ne rimarrete sicuramente coinvolti, perché siamo stati tutti ragazzini spaventati dai nostri corpi e confusi sul mondo erotico.
Non vedo l'ora di leggere le altre novel dell'autrice, che conoscevo da molto tempo sui social.
wigglewiggle's review against another edition
dark
emotional
sad
medium-paced
3.75
Questo libro è interessante perché i disegni sono fighi e la storia è intensa. Ci sono tanti temi quindi alcune volte mi sono persa. Salta da un tema ad un altro senza una transizione quindi il lettore si può perdere.
lasiepedimore's review against another edition
5.0
La mia lettura di questa graphic novel è andata un po’ come quando incontri per la prima volta una persona che per te diventerà importante: ti sembra una persona incredibilmente antipatica e non vedi l’ora di scrollartela di dosso, ma poi finite per diventare pappa e ciccia.
Inutile girarci troppo intorno, questi fumetti brutti mi hanno messa a dura prova: sono così brutti che all’inizio ha proprio fatto fatica a capire cosa stesse succedendo e pure a leggere il testo perché Signorelli (alias Fumettibrutti) fa le e come io faccio le t in stampatello minuscolo, riuscendo a confondermi pure se dovrebbe essere abbastanza elementare non confondere una vocale con una consonante. Sono una ragazza lenta, che vi devo dire.
Comunque, una volta che mi sono abituata a questo ambiente artistico, ho potuto guardarmi bene intorno e rendermi conto che P. La mia adolescenza trans è incredibilmente denso: più penso a questa graphic novel e più mi dà da pensare. Per esempio, oltre alla scelta stilistica di un disegno brutto, abbiamo anche una scelta cromatica brutta. L’intera storia, infatti, è colorata con due soli colori, o il giallo o il viola, che vengono usati per rappresentare momenti diversi nella vita della protagonista: essendo due colori complementari, non andrebbero accostati per non creare un effetto sgradevole. Inoltre, si potrebbero definire due colori neutri, perché non assegnati a nessun genere in particolare, il che va a sottolineare poi il messaggio finale del libro.
Se già lo stile in sé mi ha dato da pensare, il contenuto non è da meno. Dal titolo è evidente che si parlerà di identità di genere e transizione e la prima cosa che mi ha colpito è stata la descrizione della nostra cattiveria casuale e il nostro essere incredibilmente concentratз su noi stessз. Siamo così abituatз al nostro punto di vista, a cercare la nostra realizzazione personale, a capire qual è la nostra strada che le altre persone diventano solo un mezzo per raggiungerla, una cosa da usare per fare un tentativo e vedere se funziona. E se non funziona? Pazienza. Che importano le conseguenze delle nostre azioni? Non era la nostra strada, si va avanti.
E quando transfobia e sessismo si uniscono alla festa, abbiamo la scusa perfetta per giustificare quella noncuranza: avere a che fare con qualcunǝ che già consideriamo inferiore ci regala la scusa perfetta per non curarci anche del suo benessere. Francamente, vedere la vastità dell’ignoranza che ancora accompagna così tanti percorsi di transizione mi fa venire voglia di urlare di togliersi la testa dal culo e smettere di piagnucolare di politicamente corretto e di valori tradizionali: se questi valori vi impediscono di solidarizzare con persone diverse da voi al punto da finire per disumanizzarle, be’, non c’è tradizione, santo o divinità che tenga. Quante prove storiche ed empiriche ci servono per capire che va sempre a finire male?
cotolettadisoia's review against another edition
dark
emotional
inspiring
reflective
sad
fast-paced
5.0