Reviews

Comunque vada non importa by Eleonora C. Caruso

briiimeh's review

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emotional hopeful sad medium-paced

4.0

lil_w88's review

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5.0

Ci sono dei libri che passano inosservati, pagina dopo pagina, ti trovi di fronte a storie vaghe, per nulla interessanti.
Poi ci sono quei libri che ti scavano sotto la pelle, vengono assorbiti dai capillari e vanno in circolo nel tuo corpo, mandano impulsi al cervello. Questo è uno di quei libri.
A breve una recensione un po' più dettagliata.

panssj's review

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5.0

Recensione -> http://ditadinchiostro.blogspot.com/2012/10/comunque-vada-non-importa-il-romanzo.html

claundici's review

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5.0

A conti fatti io per voi, e voi per me, non siamo più reali di Georgie, Lupin, Syrio il Dragone o la razza namecciana.

A quel punto c'è solo da far scrosciare gli applausi a scena aperta, le dichiarazioni di amore eterno e i lacrimoni. Ed è giusto pagina 55, un quarto esatto della lunghezza totale del romanzo.

E insomma.

Stabiliamo, innanzitutto, che sono una frana con le recensioni positive che non siano costituite di solo keysmashing e qualche ululato semicoerente di condimento. Detto ciò, che bel(lissimo) romanzo che ho appena finito di leggere.

Magnifico. Tenuto brillantemente in vita innanzitutto dalla voce della protagonista — è forse uno dei pov intradiegetici migliori e più godibili che abbia mai letto, — ma anche dal resto dei personaggi, no, vaffanculo, delle persone che compaiono. Per essere sintentici, è un libro scritto da dio, e pochi cazzi. Il genere di romanzo per cui, mentre lo leggi, — e mentre continui a leggerlo come un treno in corsa perché non esiste possibilità di metterlo giù per un periodo di tempo più lungo di quindici minuti filati, mano sul fuoco, — non puoi fare a meno di sentire una gratitudine infinita nei confronti di quel primo stronzo che si mise a buttare insieme segni a cazzo per significare parole.

Volevo dire qualcosa di estremamente figo per far colpo su Alessandro (ciao, chiamami se ti serve qualcuno per farti le pulizie nella nuova casa inglese, lavoro pure gratis se tanto basta a ronzarti attorno, non pretendo neanche di dover per forza imbattermi per sbaglio in te e Andrea che fate roba, ma se capita, voglio dire, non mi lamenterei, e se poi volete invitare Alberto per il mio bene, tante grazie, sei il padrone migliore del mondo, ma sto divagando), ma il fatto è che è una cosa molto semplice, ed è inutile ricamarci attorno: Comunque vada non importa è un bellissimo romanzo, una splendida storia, una gioia infinita pure mentre ti sta prendendo l'anima a sberle.

In un secolo meno ignorante, qualcuno avrebbe probabilmente parlato di romanzo/voce di una generazione; io dico che vince l'Internet tre o quattro volte, e spero che basti.

beesp's review

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4.0

E quindi ho riletto "Comunque vada non importa" dopo tre anni. L'ho fatto dopo aver detto che l'avrei fatto per non so quanto tempo.
Ho scoperto che la prima volta ho perso un sacco di cose importanti. Ho scoperto delle nuove sfumature che non avevo colto.
"Comunque vada non importa" rimane un romanzo della mia vita. Si avvolge attorno a me e a quello che sono e mi conforta. L'ho ricominciato una notte piovosa (un paio di giorni fa), in questo periodo della mia vita in cui mi sento Darla e sto lì a commiserarmi e niente più.
Mi ha confortato. Questo libro mi piace tanto perché ci sono cose e persone e situazioni che a me sembra di conoscere e che un po' fanno da catarsi per l'ansia della vita reale.
Ho anche scoperto che ascoltare canzoni dei Subsonica mentre lo si legge è molto adeguato.
Ho anche scoperto che il finale io non l'avevo capito.
E chissà quant'altro imparerò rileggendo e rileggendo "Comunque vada non importa"...

pnz19's review

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4.0

4,5

spookyliv's review

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5.0

Per esempio trovo triste che la sera, quando torno a casa, le luci siano spente. Allora ho preso l’abitudine di tenerne una accesa, così appena la vedo da lontano mi ricordo che mi sto aspettando.



Erano secoli che non mi commuovevo così per un libro - che un libro non mi apriva così il chore, che non lo sentivo così mio. È uno di quei libri che ti fanno venir voglia di ringraziare l'autore. Di leggerne ancora.
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