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kayday's review against another edition
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? No
- Loveable characters? No
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
3.5
Moderate: Addiction, Alcoholism, Death, Infidelity, Suicide, Terminal illness, Death of parent, and Alcohol
risemini's review against another edition
- Plot- or character-driven? A mix
- Strong character development? No
- Loveable characters? No
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? No
2.75
Graphic: Addiction, Alcoholism, Death, Drug abuse, Drug use, Infidelity, Suicide, Terminal illness, Toxic relationship, Medical content, Death of parent, Pregnancy, and Alcohol
erik_gamlem's review against another edition
- Plot- or character-driven? A mix
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
5.0
Moderate: Addiction, Alcoholism, Chronic illness, Death, Drug abuse, Drug use, Suicide, Death of parent, and Alcohol
kitchenstaff's review against another edition
- Plot- or character-driven? Character
3.75
Graphic: Addiction, Alcoholism, Death, Drug abuse, Drug use, Terminal illness, Death of parent, and Alcohol
Moderate: Suicidal thoughts, Suicide, and Medical content
Minor: Miscarriage and Pregnancy
sendnunes's review against another edition
- Plot- or character-driven? Plot
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? No
5.0
Moderate: Addiction, Alcoholism, Death, Drug abuse, Suicidal thoughts, Suicide, Grief, Suicide attempt, Death of parent, and Alcohol
Minor: Incest
seapotatohowisitalrtaken's review against another edition
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? No
4.25
Graphic: Addiction, Alcoholism, Bullying, Infidelity, Terminal illness, Death of parent, and Alcohol
Moderate: Suicide
blackbegonias's review against another edition
- Plot- or character-driven? A mix
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? N/A
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
4.5
Moderate: Death, Drug abuse, Suicide, and Alcohol
fr_eddie's review against another edition
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? Yes
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
3.5
ALLEGRIA!
Libro molto complesso e interessante, che racconta la fine della classe nobiliare giapponese, che deve provare a vivere in un contesto diverso e cupo alla fine della guerra.
La morte è uno degli argomenti fondamentali del libro: la morte del padre, le uova bruciate, la morte della madre, la morte del fratello. La morte e l'autodistruzione che sembrano essere l'unica risposta concepibile in questo periodo di crisi.
"Attendere. In una vita umana, si prova gioia, collera, tristezza, odio e molto altro, ma questi sentimenti occupano solo un centesimo della capacità del nostro cuore, il restante novantanove per cento è solo attesa. E io attendo, con l’impressione che il mio cuore stia per spezzarsi, di sentire da un momento all’altro risuonare nel corridoio i passi della felicità, ma invano. Ah, la vita umana è piena di dolore. La verità, come tanto spesso si sente dire, è che sarebbe meglio non essere nati. Così ogni giorno, dal mattino alla sera, aspetto che accada qualcosa. Che tristezza…"
Anche i sentimenti e la felicità stessa cambiano la loro importanza e il loro significato: la vita è vuota, nell'attesa che accada qualcosa, che il tempo scorra e le cose cambiano. E quindi com'è possibile definire la felicità, se la vita è una costante attesa?
"Tutt’a un tratto mi sono chiesta se lei fosse felice, in quel momento. Se la felicità non sia il debole bagliore di una sabbia dorata in fondo al fiume della tristezza. Al di là della tristezza estrema, la sensazione di un misterioso lucore… se la felicità è questa, allora l’imperatore, la mamma, io stessa adesso siamo felici, è vero. Una quieta mattina d’autunno. Un dolce giardino illuminato dal sole autunnale. Ho smesso di lavorare a maglia e ho guardato il mare, che scintillava lontano, all’altezza del mio petto."
La vita diventa una cosa difficile da comprendere («Neanche io ne so granché. Ma chi è che lo conosce? Nessuno, credo. Per quanto tempo passi, siamo sempre tutti come bambini. Non capiamo niente.»), qualcosa di difficile da fare, come se la morte fosse l'alternativa più facile ("I morenti sono belli. Vivere invece, sopravvivere a qualcuno… questo mi sembra odioso, qualcosa di sporco che fa odore di sangue.").
La ricerca della felicità diventa quindi quasi impossibile, un percorso disseminato da autodistruzione
(«Bevo per desiderio di morte. La vita è troppo dolorosa. Solitudine, tristezza… non sono in grado di sopportarle, mi spezzano il cuore. Ogni volta che sentiamo oltre le quattro pareti che ci circondano gemiti e sospiri sconsolati, come possiamo pensare che per noi, per noi soli, esista la felicità? Ti sei mai chiesta quali sentimenti provi una persona, quando si rende conto che in vita sua non conoscerà mai la felicità, o la gloria, mai in vita sua? Sforzarsi, impegnarsi. Roba che finisce solo in pasto a belve affamate. Perché ci sono troppi miserabili in giro. Allora, la mia è una posa?»), e la figura dell'aristocratico diventa una figura morente, esclusa e difficile da comprendere ("Quando sono entrato al liceo e ho iniziato a frequentare ragazzi cresciuti in una classe sociale molto diversa dalla nostra, mi sono sentito oppresso dal loro vigore e per non essere da meno ho cominciato a fare uso di droghe, perdendo quasi la ragione: è stato il mio modo di fare resistenza. Poi sono partito soldato, e la mia ultima risorsa per sopravvivere è stato l’oppio. Non credo che tu possa comprendere quale fosse il mio stato d’animo, non è così?
Volevo diventare volgare. Diventare forte, anzi, brutale. Credevo che fosse il solo modo per potermi considerare un “amico del popolo”. E l’alcol non era sufficiente. Avevo bisogno di essere in una condizione permanente di vertigine. A questo scopo, serviva solo la droga. Dovevo dimenticare la mia famiglia. Dovevo contrastare il sangue di mio padre. Rifiutare l’amabilità di mia madre. Mostrarmi freddo verso mia sorella. Altrimenti non avrei ottenuto un biglietto d’ingresso per la casa del popolo, questo pensavo.")
L'unico finale comprensibile, oltre la morte, diventa quindi la ricerca della vita, ignorando la società che ci circonda che prova a morire e a ignorare il dolore intrinseco nella vita con le droghe. O almeno, questo è l'unico finale che vede la protagonista, scegliendo di creare una vita senza arrendersi alla tristezza del tempo.
Lo consiglierei? Sì, è una lettura interessante anche se un triste. Ne avrò spoilerato tre quarti in questa recensione, sì, ma è un libro da leggere, molto scorrevole nonostante sia cupo. Almeno il finale è leggero, anche se comunque resta dolce amaro.
Graphic: Animal cruelty, Animal death, Death, Drug abuse, Suicide, Death of parent, and Alcohol
nolongerhuman_'s review against another edition
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? It's complicated
- Loveable characters? It's complicated
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? Yes
4.25
Graphic: Alcoholism, Suicide, Death of parent, and Alcohol
Moderate: Addiction and Drug abuse
Minor: Animal death, Miscarriage, Pregnancy, and War
gaugedgage's review against another edition
- Plot- or character-driven? Character
- Strong character development? No
- Loveable characters? No
- Diverse cast of characters? No
- Flaws of characters a main focus? No
4.0
Moderate: Suicide
Minor: Addiction, Alcoholism, Death, Terminal illness, Death of parent, and Alcohol