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diagenesisofsteph's review against another edition
2.0
DNF at 40%. (Shhh, book club besties, I didn’t say anything because you all loved it and I didn’t want to be a Scrooge.) The best part of this collection of letters is how wholesome it is that a dad would write letters as Santa & his helpers to his kids for DECADES. But the stories weren’t for me. Santa blamed almost everything that went wrong on his helpers, especially on the Polar Bear. I understand this was done for comedy but that attitude frustrates me.
mick_c's review against another edition
5.0
A heartwarming read given that the years covered are when Tolkien was recovering from the Great War and the Second World War raged towards the end of the final letters.
travelsinfiction's review against another edition
emotional
hopeful
medium-paced
- Loveable characters? Yes
5.0
luthienneslibrary's review against another edition
5.0
While looking for a nice Christmas story, I came across the book "The Letters from Father Christmas" by J.R.R Tolkien.
This book is a fairy tale that Tolkien told his children for more than twenty years (the first letter was written to his eldest son in 1920 and the last to his daughter in 1943). The letters arrived at Christmas, and the children answered them. Father Christmas described his home, friends and helpers, funny and sometimes alarming moments, that happened at the North Pole.
I didn't know that these letters could me make me so happy. I felt like I was a child again and believed in the magic of Christmas. This is a wonderful gift for anyone who wants to know Tolkien not only as a great writer, but also as a great father.
This book is a fairy tale that Tolkien told his children for more than twenty years (the first letter was written to his eldest son in 1920 and the last to his daughter in 1943). The letters arrived at Christmas, and the children answered them. Father Christmas described his home, friends and helpers, funny and sometimes alarming moments, that happened at the North Pole.
I didn't know that these letters could me make me so happy. I felt like I was a child again and believed in the magic of Christmas. This is a wonderful gift for anyone who wants to know Tolkien not only as a great writer, but also as a great father.
randomdawdler's review against another edition
5.0
I thought this was a very imaginative book - I loved the photos of the original letters that were next to the text of each of them. There are some lovely drawings and it made me think about what it may perhaps have been like to have been a child growing up during the years it covers.
Its an easy read, with photos taking up half of the book. I enjoyed reading it.
Its an easy read, with photos taking up half of the book. I enjoyed reading it.
askorbinka's review against another edition
5.0
Дуже різдвяна і щімка книга. Я теж багато історій і персонажів вигадую для свого сина, тому чудово розумію, що відчував Дж Р Р Толкін, коли писав такі листи
gabrielledurrett's review against another edition
funny
lighthearted
fast-paced
- Plot- or character-driven? A mix
- Strong character development? No
- Loveable characters? Yes
- Diverse cast of characters? It's complicated
- Flaws of characters a main focus? No
5.0
kelanth's review against another edition
4.0
Le lettere di Babbo Natale, in originale inglese "Letters from Father Christmas", è una raccolta di lettere fittizie attribuite a Babbo Natale e scritte da J.R.R.Tolkien, pubblicate per la prima volta nel 1976 in lingua originale, e in Italia nel 1980..
Tolkien inizia a inviare ai propri figli (John, Michael, Christopher, Priscilla) queste lettere il 25 dicembre 1920, proseguendo nel gioco per oltre trent'anni: firmate Babbo Natale, infilate in buste bianche come la neve, affrancate con i francobolli delle Poste Polari, esse raccontano con humour e creatività le storie di Babbo Natale, ma anche del pasticcione Orso bianco e dell'Uomo della Luna, arricchendole di disegni e poesie.
"Miei cari ragazzi, quest'anno tremo più del solito. Colpa dell'Orso Bianco del Nord! E' stata la più grande esplosione del mondo e il fuoco d'artificio più incredibile che si sia mai visto. Il Polo Nord è diventato tutto nero!"... così incomincia una di queste lettere, che io ho inseguito per un bel po' di librerie sotto Natale quando ne ho scoperto l'esistenza; e io ancora rimango stupito, affascinato e meravigliosamente impressionato dalla genialità di quest'uomo che ha portato alla luce due dei libri che probabilmente mi sono più cari: "Lo Hobbit" e "Il Signore degli Anelli".
Tolkien fa qualcosa di più per i suoi figli risponde alle loro letterine (fingendosi Babbo Natale) che tutti i bambini scrivono, dunque non solo una lista di regali da ricevere, ma un vero e proprio scambio epistolare, un appuntamento fisso che si verifica una volta l'anno. Lettere con francobolli, una calligrafia tremante per via degli anni suonati di San Nicola, Orso Polare che combina sempre tantissimi danni, gli elfi che fanno fuochi artificiali magnifici: tutto descritto e disegnato (e che disegni!).
Ma queste lettere ben presto diventano piccoli racconti, fiabe incantate di neve che descrivevano ai piccoli Tolkien la vita frenetica che a Natale e nei mesi immediatamente precedenti si svolge al Polo Nord, in questa specie di fiaba ad episodi emerge già tutta la sua fantasia e inventa un’universo di elfi rossi e verdi, gnomi rossi, goblin e animali parlanti: il personaggio di Orso Bianco del Nord, generoso e pasticcione, regala le pagine più divertenti e tenere, ma non mancano battaglie impegnative contro i cattivi che già hanno l’eco degli epici scontri degli scritti futuri.
Questo libro è meraviglioso, da leggere, leggere e ancora leggere o magari da prendere a spunto per i propri figli, per fargli vivere ogni Natale (e l'atteso dello stesso) con meraviglia e sorpresa infinita.
Tolkien inizia a inviare ai propri figli (John, Michael, Christopher, Priscilla) queste lettere il 25 dicembre 1920, proseguendo nel gioco per oltre trent'anni: firmate Babbo Natale, infilate in buste bianche come la neve, affrancate con i francobolli delle Poste Polari, esse raccontano con humour e creatività le storie di Babbo Natale, ma anche del pasticcione Orso bianco e dell'Uomo della Luna, arricchendole di disegni e poesie.
"Miei cari ragazzi, quest'anno tremo più del solito. Colpa dell'Orso Bianco del Nord! E' stata la più grande esplosione del mondo e il fuoco d'artificio più incredibile che si sia mai visto. Il Polo Nord è diventato tutto nero!"... così incomincia una di queste lettere, che io ho inseguito per un bel po' di librerie sotto Natale quando ne ho scoperto l'esistenza; e io ancora rimango stupito, affascinato e meravigliosamente impressionato dalla genialità di quest'uomo che ha portato alla luce due dei libri che probabilmente mi sono più cari: "Lo Hobbit" e "Il Signore degli Anelli".
Tolkien fa qualcosa di più per i suoi figli risponde alle loro letterine (fingendosi Babbo Natale) che tutti i bambini scrivono, dunque non solo una lista di regali da ricevere, ma un vero e proprio scambio epistolare, un appuntamento fisso che si verifica una volta l'anno. Lettere con francobolli, una calligrafia tremante per via degli anni suonati di San Nicola, Orso Polare che combina sempre tantissimi danni, gli elfi che fanno fuochi artificiali magnifici: tutto descritto e disegnato (e che disegni!).
Ma queste lettere ben presto diventano piccoli racconti, fiabe incantate di neve che descrivevano ai piccoli Tolkien la vita frenetica che a Natale e nei mesi immediatamente precedenti si svolge al Polo Nord, in questa specie di fiaba ad episodi emerge già tutta la sua fantasia e inventa un’universo di elfi rossi e verdi, gnomi rossi, goblin e animali parlanti: il personaggio di Orso Bianco del Nord, generoso e pasticcione, regala le pagine più divertenti e tenere, ma non mancano battaglie impegnative contro i cattivi che già hanno l’eco degli epici scontri degli scritti futuri.
Questo libro è meraviglioso, da leggere, leggere e ancora leggere o magari da prendere a spunto per i propri figli, per fargli vivere ogni Natale (e l'atteso dello stesso) con meraviglia e sorpresa infinita.