Reviews

Quaderni di Serafino Gubbio operatore by Luigi Pirandello

mutiny's review

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dark emotional medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.25

capodoglio's review

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5.0

Il miglior romanzo di Pirandello?

Capolavoro misconosciuto, andrebbe riscoperto più spesso; probabilmente il suo romanzo più avant allora (il che spiega il tardo riconoscimento della critica) e il più attuale oggi.
Quando uscì nel 1915 con in titolo Si gira! fu uno dei primissimi romanzi a tematizzare il cinema & ad usarlo come ambientazione. Al punto che, quando venne rivisto & ripubblicato nel 1925 con il titolo definitivo, la stigmatizzazione di alcuni aspetti dell'ottava arte era già obsoleta.
Eppure la visionarietà di Pirandello è confermata dal fatto che in L'opera d'arte nell'epoca della sua riproducibilità tecnica, il classico saggio del 1937 sulle arti dell'era tecnologica, Walter Benjamin citerà proprio questo libro. (!)

D'altra parte è curioso che questo romanzo, interamente incentrato sul cinema, fosse l'ultimo a cui Pirandello lavorò prima di dedicarsi estensivamente alla produzione teatrale (ad esclusione del tardo Uno, nessuno e centomila; ma quella è un'altra storia).

L'edizione Garzanti presenta un ottimo apparato critico: un'introduzione generale all'autore, una prefazione ai temi & nel corso del testo puntuali note a fondo pagina; tutto in un compatto formato tascabile.

drmaernardi's review

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3.0

Come al solito la filosofia di Pirandello paga a multipli. I temi a lui cari ci sono tutti, ma vengono in questo libro visti tramite la lente (pun intended) della camera, della macchina di cui Serafino è operatore.

Purtroppo ho trovato la storia in sé debole e noiosa. Le vicende sono poche, e quelle poche hanno fallito quasi totalmente di interessarmi. Detto ciò, come pretesto il mondo del cinema è perfetto, e si presta ai temi di identità come pochi altri potrebbero fare.

federica123's review

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dark emotional reflective tense fast-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.5


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elenaapinci's review

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dark emotional reflective fast-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

5.0

deb12's review

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reflective medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.25

faerthurin's review against another edition

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4.0

“Leggendo con raccapriccio la narrazione del giornale, non vi passa neanche lontanamente per il capo di porre il paragone tra la belva, che ha ucciso il vostro amico, e voi, che avete ucciso il beccaccino, esploratore come lui. Eppure, sarebbe perfettamente nei termini, e temo anzi con qualche vantaggio per la belva, perché voi avete ucciso per piacere e senz’alcun rischio per voi d’essere ucciso; mentre la belva, per fame, cioè per bisogno, e col rischio d’essere uccisa dal vostro amico, che certamente era armato. Retorica, è vero? Eh sì, caro; non vi sdegnate troppo; lo riconosco anch’io: retorica, perché noi, per grazia di Dio, siamo uomini e non beccaccini.”

silviaslifeinbooks's review against another edition

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inspiring reflective tense medium-paced

4.5

pasinsky's review against another edition

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dark reflective medium-paced

4.25

Uno dei miei preferiti di Pirandello.

walking_reader's review against another edition

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3.0

Il romanzo è ambientato a Roma e vede protagonista Serafino Gubbio, che di lavoro fa l'operatore cinematografico: è quindi colui che sta dietro la telecamera e che gira la manovella per riprendere una scena (siamo ai primi del '900 e le macchine da presa erano ancora meccaniche).

La storia è il pretesto per Pirandello per fare una critica forte alla modernità delle macchine e all'alienazione che portano con sé. A questo si aggiunge la tematica dello scontro tra cinema e teatro e la riflessione sulle tematiche dell'identità che verranno poi sviluppate e sviscerate in Uno Nessuno Centomila.

Diciamolo, Pirandello è un po' Boomer in questo libro, però è pienamente comprensibile lo sgomento di fronte ad un mondo che cambia così in fretta e così profondamente proprio a causa dell'avvento delle tecnologie modene e l'autore da voce a tutti quei dilemmi che ancora oggi, magari con modalità diverse, sono al centro delle discussioni sulla nostra società.

Il romanzo è anche interessante per il fatto che ci permette di sbirciare un po' nel mondo della cinematografia dei primi del secolo scorso, ambientazione che non è così facile trovare in letteratura.