Reviews

L'inverno dei Leoni by Stefania Auci

francesca_mirime's review

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emotional sad medium-paced
  • Plot- or character-driven? Plot
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.25

shepherald's review against another edition

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challenging dark emotional informative reflective sad fast-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? It's complicated
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.0

_marigrd_'s review

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3.0

Volume concludente sulla storia dei Florio, rapidamente emersi come conquistatori di Palermo ma tristemente decaduti nell’arco di 4 generazioni. In questo libro si trovano figure molto forti, che mi hanno graffiato nella loro desiderio prepotente di essere amate (Giovanna e Franca), ma purtroppo la penna della Auci me le ha rese a volte ridondanti. Il suo stile è estremamente chiaro e pittoresco, inoltre riprende molto gli archi narrativi in modo da non darci perdere ma per me è stato un elemento che alla lunga ha annoiato. Menzione speciale ad Ignazio Florio, figlio di Vincenzo, che ha investito completamente la sua vita nel dovere di erede della Casa: non si risparmia davanti al lavoro e perde l’amore, i figli, la serenità e muore anzitempo perché persino il suo corpo non ce la fa a mantenere il ritmo del capitalismo. Uomo forte, anzi severo, metafora della costanza e della forza d’animo, ma che mi ha fatto salire i nervi perché rappresenta l’etica lavorista del sacrificio instancabile, per raggiungere la dignità (invero continua solo il processo di arricchimento che nasconde dietro la missione sociale di dar lavoro e pane a mezza Palermo).

Detto questo però ho amato l’ambientazione, la mia Sicilia; ho scoperto il passato delle strade di Palermo e lo splendore che ormai ha perso ma che rimarrà negli occhi di chi la guarda.

dajna's review against another edition

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4.0

Ignazio Florio jr è uno str*nzo!

Prima le cose belle: Ninni Bruschetta è stato un lettore eccellente, credo che 1/3 della bellezza della storia sia la dovuto ai suoi toni di voce.

In questo secondo capitolo le figure importanti sono le donne e il cambiamento della società, a cui i Florio maschi non sanno adattarsi. Storia già sentita: il nonno crea l'azienda, il padre la manda avanti, il figlio la rovina.
Qualcuno poi mi spieghi perchè Franca ha dovuto sacrificare tutto, compresi i gioielli e gli oggetti con un valore sentimentale, ma non risulta che la/le amante/i di Ignazio abbiano dovuto resituire mezzo carato. Lo so che ai tempi non si usava, ma avrebbe dovuto buttare le convenzioni alle ortiche e farsi un giro con (su) D'Annunzio, almeno si sarebbe svagata un po'.

Superata la parte emotiva del romanzo, andiamo a quella storica. Il passaggio da 800 a 900 scorre veloce, tra feste e viaggi, matrimoni e balli, tecnologia, arte, politica... l'Italia unita e le differenze nord-sud , la guerra, il fascismo... Non riuscivo a interrompermi.

Troppo lirico invece il finale, ed intendo proprio le ultime righe, quelle in cui a Ignazio viene, in un certo senso, riassegnata l'importanza di un cognome che ha rovinato. Non si meritava questa speranza, dato il suo egoismo costante.

primix's review

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4.0

Oh, adesso sì che ci siamo! Ho decisamente preferito questa seconda parte alla prima. Le descrizioni dei grandi palazzi, delle vivaci feste, ci portano la nobiltà palermitana della belle époque davanti agli occhi. E' tutto un frusciare di abiti pregiati, un brillìo di gioielli preziosissimi, di ambienti lussuosi che fa girare la testa, e non solo al lettore, ma anche ai protagonisti di questa storia.

La prima parte del romanzo scorre lenta, placida, come il carattere del suo protagonista, Ignazio Florio, che continua ed espande gli affari di famiglia, mettendo da parte anche se stesso, il suo tempo, i suoi sentimenti, annullandosi per dare lustro e prestigio al nome che porta.

Non così il figlio. Ignazio Florio junior si mangia tutto ciò che faticosamente il padre e il nonno hanno guadagnato: spregiudicato e con pochissima voglia di dedicarsi agli affari, vive la vita ricca che la sorte gli ha dato in dono finché riesce a trascinarla avanti. E' un declino inesorabile, dato un po' dalla mancanza di polso di Ignazio, un po' dalle sfortune esterne, che fa esplodere tutto questo luccichio in un ultimo fuoco d'artificio.

La vera protagonista della seconda parte del romanzo è però la moglie di Ignazio, donna Franca Florio. Forse proprio perché Ignazio segue poco gli affari di famiglia, anche il focus del racconto si sposta e si concentra sulla "stella più splendente di Palermo", la regina della mondanità dell'epoca. Una donna esuberante eppure tremendamente fragile, spezzata dalle continue sofferenze che il mondo le infligge. Lo splendore e il declino di Casa Florio sono il suo splendore e il suo declino. Alla fine del romanzo, di Ignazio rimane solo un povero vecchio che rimpiange ciò che ha avuto e che teme di essere dimenticato insieme ai suoi avi. Di Franca, invece, abbiamo un'immagine sempre più appannata ma mai spenta, fino alla fine, anche quando viene costretta a rinunciare a tutto. Le sue perle diventano il suo simbolo, ma anche il simbolo del romanzo intero. Preziose, amatissime, numerose come le sue lacrime, e infine perdute.

Il finale è a mio parere un po' monotono e monocorde: si continua a ripetere ciò che i Florio hanno perso, palazzi, gioielli, prestigio, navi... Tutto questo viene costantemente richiamato dai pensieri dei protagonisti. Capisco il desiderio di rendere il loro dolore e la loro angoscia per il futuro, ma l'ho trovato un po' ripetitivo.


Cos'è cambiato rispetto al romanzo precedente? Di sicuro, trattando di un tempo maggiormente vicino ai nostri giorni, le fonti da cui attingere saranno state più numerose. Mi viene quindi da domandarmi se la scarsità di elementi visivi nella narrazione del primo romanzo fosse voluta, dovuta a informazioni frammentarie che non sono state colmate per lasciar spazio alle nebbie di cui si ammanta il passato.

sophroniable's review

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informative reflective sad medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.0

tipperary's review

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emotional informative sad medium-paced
  • Plot- or character-driven? Plot
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.75

binetti's review

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informative medium-paced
  • Plot- or character-driven? Plot
  • Strong character development? N/A
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? No

3.5

querciola's review against another edition

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challenging emotional medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character

3.0

luds's review

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adventurous challenging emotional informative lighthearted reflective relaxing sad tense medium-paced
  • Plot- or character-driven? A mix
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? Yes
  • Diverse cast of characters? Yes
  • Flaws of characters a main focus? Yes

5.0