Reviews

From Rockaway, by Jill Eisenstadt

aquadefellerer's review against another edition

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4.0

Interesting. Not my usual read but good.

rachatkin's review against another edition

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4.0

Might just give this book five stars based on the acknowledgement page alone. Anyway I loved this a lot and I’m probably gonna use it as a PhD text. Welcome to Rachel’s mental academic brat pack, Jill Eisenstadt.

blackjessamine's review against another edition

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2.0

La noia.

Un po' di sesso.
Noia.

Droga.
Noia.

Alcool.
Noia.

Rapporti umani avvolti nella plastica.
Noia.

Forse non ho afferrato il punto, forse ero completamente fuori strada, non lo so.
Ho interrotto la lettura diverse volte, ma alla fine mi sono dovuta arrendere.
Non ho idea di come questo libro finisca, e non sono nemmeno curiosa di scoprirlo.

mcw1024's review

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Lost interest. Wasn't engaged 

alexys_tenshi's review against another edition

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4.0

Ho scoperto Rockaway Beach grazie al podcast su Spotify Black Coffee Sounds Good. Affascinata da questi giovani sulla spiaggia, dal testo melodioso e dalle vibes che tanto mi ricordavano la voglia di evadere e il senso di spaesamento dei personaggi per l’inizio della loro “vera vita”, ho deciso di dargli un’opportunità… ed ho fatto benissimo.

Rockaway Beach è un romanzo che parla di ragazzi che hanno appena finito il liceo. La libertà di un’estate che sarà magnifica e l’avvicinarsi – per fortuna o meno – degli anni al college, al lavoro e quindi il passaggio all’età adulta.

Alex, Timmy, Peg e Chowderhead sono i quattro che ci accompagneranno in questa riscoperta degli anni ’80. Una decade che sembra ormai lontanissima ma che attira ancora qualcuno (es: la sottoscritta) con la voglia di tornare indietro per scoprirla. E con questo romanzo ho avuto la possibilità di scoprirne alcuni dettagli nella cittadina di Rockaway Beach – conosciuta perlopiù grazie alla canzone dei Ramones – lasciandomi catturare dai luoghi della cittadina e i suoi abitanti.

Lo stile di Jill Eisenstadt è secco, diretto e conciso. Questo tipo di scrittura, inserito in un contesto dove tutto sembra piatto tranne per le varie feste che i giovani organizzano per non morire di noia, è perfetto. Ogni personaggio ha una propria storia che viene svelata durante la lettura. Come il mio amato “zoom” dove ci avviciniamo sempre più partendo da un quadro molto generale (e un po’ confusionario).

Ho adorato ogni personaggio. Timmy mi ha rapita con le sue lettere per Alex, che lo ha lasciato e sembra non voler togliersela dalla testa. Timmy che la aspetta, sperando nel ritorno della giovane dal college, e non sa se lasciarsi andare con altre persone, si gira e le ragazze sembrano Alex… ok, un caso perso.
Sì, si vede che è il mio personaggio preferito?

“Mi manchi, Alex.
Con affetto, Timmy

Cara Alex, perché non rispondi più?”


Continuano le serate piene di alcol, droga, sesso (e rock and roll?). La voglia di evadere e di essere spensierati ancora per un po’ ancora per un’estate… e quando finisce e i lavoretti, lo studio, le decisioni arrivano e i giorni passano e arriva l’inverno. Un continuo passare attimi sulla spiaggia e dei cambiamenti piccoli o grandi che in pochi mesi sembrano già dividere il gruppo. Che sono quelle discussioni di cui poi si riderà, perché la vera amicizia non si spezza solo per la lontananza.

Crescere, capire ‘come’ farlo, sbagliando moltissime volte.

Non riesco mai a spiegare completamente i miei pensieri quando un libro mi piace molto e questa cosa mi lascia un senso di tristezza. Rockaway Beach è uno dei libri migliori di questa prima parte dell’anno.

manwithanagenda's review

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2.0

I purchased this book mostly because I've come to trust Vintage Contemporaries, which had a great deal of great new fiction - I only learned later of Eisenstadt's connection to authors Bret Easton Ellis and Donna Tartt through the fictional (H/C)amden College.

When I got around to reading it, I looked it up here and saw how unknown it was and hoped that I might be reading some wrongfully neglected author.

That's not quite the case, Eisenstadt is pretty good and can turn a good phrase, but the novel, as brief and quick to read as it is, was dull sometimes. I neither liked nor hated the characters, they were never more then words on a page.

From Rockaway fits into it's time-frame of the late 1980s, but unlike some of her contemporaries she's compared to, Eisenstadt does not make the grade to continue as a "must-read."

elle_magnolia's review against another edition

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4.0

honestly this book is literally a bunch of teenagers having a crisis after highschool, its an easy read the characters are likeable but not a book I would go into wanting a ton of character development or plot. This book just heavily reminds me of the movie dazed and confused. Same vibe of not a lot of plot development, just a bunch of teenagers screwing around.

clambook's review

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2.0

I see that Eisenstadt in fact grew up in Rockaway, so I can't criticize her for being a geographic dilettante, like writers who say they're from the Bronx when in fact they're from Riverdale. Nonetheless, the novel doesn't feel genuine. More like a distant observation of the locals from the POV of Bard College. Maybe if I hadn't read The Clancys of Queens earlier in the year. Now that was the real thing.
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