Reviews

Lingua madre by Maddalena Fingerle

velleitaletterarie's review against another edition

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emotional sad medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.0

leggocomemangio's review

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5.0

Tempo di lettura: quello dilatato dei pensieri
Cosa vi serve: una dizionario

Questo libro è stato acqua. Acqua da bere, acqua indispensabile per fare la birra, acqua per lavarsi, acqua che ustiona, acqua che va di traverso. La conoscessi di persona Maddalena Fingerle le direi: “Ma sei matta a farmi entrare così dentro la testa di una persona? Ti prego, scrivi subito altri dieci libri almeno!”.
Questo è un libro pensato, non sbaglia un dettaglio, un colpo di scena, non sbaglia una parola. È un lungo stream of consciousness (fortunatamente con punteggiatura e ritmo perfetto!) del protagonista Paolo Perscher, che racconta la sua vita dall’infanzia all’età adulta. Figlio di padre afasico e di madre che gli sporca le parole, Paolo mangia e vive il lessico alla ricerca di parole pulite. Io, che mi mangio le parole e che ho sofferto come Paolo, mi sono ritrovata avvolta completamente nella sua spirale. Fra Bolzano, terra natia odiata, e Berlino, terra promessa tanto amata, Paolo ci parla della sua continua ricerca di pulizia lessicale che è sinonimo (in parte) di ricerca della felicità. Paolo infatti incontra nel suo cammino Mira di Pienaglossa “che gli pulisce le parole” e se ne innamora.
Mi fermo qui perché non voglio spoilerare oltre, vi dico solo che sono commossa per cotanta perfezione lessicale, persino nei nomi dei personaggi. Mi devo solo un attimo riprendere dalle ultime pagine.

Leggetelo, fatevi un regalo!

l_ornitorinco's review

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Paolo Prescher è nato a Bolzano. A Bolzano a diciott’anni devi fare la dichiarazione di appartenenza linguistica, mettendo una crocetta su italiano, tedesco, ladino o vattelappesca cos’altro.

A me la parola vattelappesca piace molto, ma non avrei mai il coraggio di pronunciarla in un discorso.

Vorrei sapere cosa ne pensa Paolo Prescher. Di vattelappesca non parla, ma so che fórmica è una parola che gli fa indolenzire le braccia, l’espressione vestirsi a cipolla gli fa lacrimare gli occhi, bambù è una parola che lo fa sorridere e lo mette di buon umore.

Il problema è che a Paolo Prescher, che non vuole decidere a che gruppo linguistico appartenere perché pensa che sia una stronzata, e sarebbe contento di sapere che ho scritto proprio "stronzata", gli sporcano le parole. Gliele sporcano sua madre, sua sorella, gli insegnanti. Il padre no, il padre non parla.

Prima di leggere Lingua Madre di Maddalena Fingerle non avevo mai pensato a tutte le parole che sono state sporcate anche a me.

“Le parole hanno un potere metamorfico sulle cose.”

Possono cambiare ogni cosa. Possono creare bellezza o distruggere, ma soprattutto ci aiutano a definirci, a definire il mondo intorno a noi, oppure a scegliere consapevolmente di non farlo, di non trovare definizioni se ci mancano le parole giuste. Le parole che scegliamo fanno la differenza, e questa differenza è tutto. Vorrei che questo “tutto” fosse pulito, invece mi rendo conto che è sporco anche lui, inflazionato, usato in decine di espressioni simili quando in verità non indicano davvero lo stesso “tutto”.

Quello che cerca Paolo, e che ho capito di cercare anch’io, sono parole pulite. “Le parole pulite sono così: dici una cosa e intendi quella cosa, sono vere e limpide, non ci sono associazioni mentali che le rovinano, che le macchiano o che le sporcano.”

E se le parole non sono pulite, cerchiamo qualcuno che ce le ripulisca. Come anni fa, quando qualcuno inaspettatamente mi ripulì il nome e io mi ci riconobbi per la prima volta, proprio come succederà a Paolo.

Perché una parola pulita (o ripulita) la riconosci subito: cambia i colori, dipana gomitoli, dirada la nebbia, lava via ogni male.

bli8blu's review

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emotional reflective sad medium-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? It's complicated
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No
  • Flaws of characters a main focus? Yes

3.25

abranina's review against another edition

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challenging dark informative sad tense
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? No
  • Loveable characters? No
  • Diverse cast of characters? No

3.5

unabirraecentopaginealgiorno's review

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5.0

Le parole si sporcano, o si puliscono, a seconda di chi le usa. Quello di Paolo Prescher (anagramma di parole sporche) è un viaggio per ripulirle dall'ipocrisia di una madre e una sorella che detesta. Una prosa che stordisce, quella di Maddalena Fingerle, una voce nuova della letteratura italiana che coinvolge il lettore fin dalle prime pagine: entrare nella mente e nell'ossessione di Paolo è molto più facile che uscirne. Coraggioso e riuscito.

biondeletture's review

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5.0

Se questo libro ha vinto il premio Italo Calvino 2020 un motivo ci sarà.
L'autrice propone una narrazione circolare e claustrofobica, posizionandoci all'interno della mente del protagonista. Seguiamo Paolo Prescher e con lui puliamo le parole, o almeno ci proviamo. Lo seguiamo nella nascita della sua piccola ossessione, lo vediamo schierarsi con la parte maschile della sua famiglia (forse per senso di appartenenza e riconoscimento? Forse per affinità ossessiva?), lo vediamo cambiare rotta e maturare, lo vediamo tornare a casa e lo vediamo esplodere. L'acqua, elemento fondamentale per Bolzano e per questo libro, rappresenta per me qui qualcosa di falso: Paolo cerca disperatamente di farsi pulire, ma si accorge troppo tardi di andare controcorrente. L'autrice riesce a toccare temi delicati mostrandoli direttamente, senza bisogno di troppe parole. E anche la scelta del punto di vista unico porta il lettore a conoscere solo una parte della storia, a fidarsi di quello che vede, delle parole di Paolo, ma non sempre le parole sono vere. E allora verso la fine mettiamo in discussione tutto, tutte le relazioni del protagonista. Il finale aperto l'ho trovato adatto a questa narrazione, così come i piccoli giochi nascosti all'interno del testo, che necessitano di un po' di attenzione, ma fanno sorridere. Un ottimo esordio, una grande capacità narrativa, una piacevolissima lettura.

lenaannalena's review against another edition

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challenging dark tense fast-paced
  • Plot- or character-driven? Character
  • Strong character development? Yes
  • Loveable characters? It's complicated
  • Diverse cast of characters? N/A
  • Flaws of characters a main focus? Yes

4.0

Oh ich liebe die Sprache. Maddalena Fingerles Schreibstil gehört nun zu meinen Favoriten.

alebiblion's review

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dark reflective tense fast-paced

2.75

jennycazzola's review

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5.0

Un libro fantastico e unusuale, che racconta molto bene, quanto sia difficile amare questa terra, soprattutto per gente che - come me - ci è nata, mai qui non si sente proprio a casa. Oltre a mettere luce su molte criticità rispetto al vivere in Alto Adige, riesce a dare anche un assaggio su come nascono e si sviluppano le malattie mentali. Piccolo Content Warning per il finale, che ti arriva come un pugno allo stomaco. Nonostante quello, spero che "Lingua madre" di Maddalena Fingerle un giorno verrà letto in tutte le scuole dell'Alto Adige (magari al posto delle opere di Josef Zoderer...).